Fotografare sicuri
La nostra attrezzatura ha un valore inestimabile, indipendentemente dal suo costo.
Non importa se siamo fotografi professionisti o semplici hobbysti, perdere o rovinare la nostra amata reflex è un rischio che non dovremmo mai correre.
Ecco alcuni consigli, dettati dall’esperienza, per cercare di limitare le possibilità che la nostra attrezzatura fotografica ci venga rubata o si rovini.
Assicuriamoci
Questa dovrebbe essere la soluzione principe, ma purtroppo per noi fotografi italiani, la copertura di un’assicurazione è una sorta di chimera, costosa e difficile da attivare.
Per motivi veramente difficili da capire, assicurare contro il furto la nostra attrezzatura fotografica è quasi un’impresa. Le compagnie di assicurazioni italiane non sembrano particolarmente preparate su questo particolare argomento – la copertura spesso è vincolata al fatto che l’attrezzatura si trovi in luoghi particolari, come uno studio o l’abitazione e questo non è proprio ideale per chi vuole tutelarsi in viaggio,
Per non parlare dei costi di un’assicurazione temporanea…
Evitiamo inutili contatti
Fotografando in viaggio, ci troveremo molto spesso soli in paesi dei quali sappiamo poco.
Buona regola è evitare i contatti inutili con sconosciuti. Regola d’oro, in alcune città.
Ladri e borseggiatori hanno tecniche che non immaginiamo nemmeno, evitando che sconosciuto ci vengano a stretto contatto senza motivo, eviteremo di subire furti.
Attenzione sempre alta e sguardo periferico
Spesso, quando siamo all’opera, siamo troppo presi da quello che vediamo in macchina per preoccuparti di quello che avviene alle nostre spalle o fuori dal nostro campo visivo diretto.
Normale,siamo lì per quello,
Una buona regola sarebbe quella di girare sempre in due, questo risolverebbe qualsiasi problema di sorta. Non sempre è possibile, a me, ad esempio, non capita quasi mai.
Che fare allora se si gira soli?
Non abbassare mai l’attenzione e prima di dedicare tutto il nostro interesse all’inquadratura, diamo una bella occhiata attorno e cerchiamo di non abbassare mai la guardia.
Manteniamoci sempre all’erta, anche quando siamo stanchi, soprattutto quando siamo stanchi.
Lasciamo a casa il superfluo
Il concetto di superfluo è molto soggettivo. Io ad esempio tendo a viaggiare con molta attrezzatura, altri hanno invece abitudini opposte.
Ovviamente più attrezzatura ci portiamo dietro e maggiore dovrà essere la nostra attenzione. Evitiamo di tirare fuori tutto l’armamentario. Concentriamo i su quello che davvero ci serve per lo scatto. Pensiamo in anticipo…quale obiettivo uso? Tele? Grandangolo? Mi serve il flash? Monto un filtro?
Se queste domande impariamo a porcele con un po’ di anticipo, eviteremo di tirare fuori tutta nostra attrezzatura alla ricerca di questo o di quello.
Usiamo la cinghia
Personalmente non amo le cinghie – e tendo a non usare – ma mi rendo conto che una macchina saldamente al collo è molto più sicura di una tenuta semplicemente in mano.
Fare voi…
Due è meglio di uno
Potendolo fare, fatevi accompagnare da un amico.
Ho fotografato in situazioni piuttosto ostili e non lo raccomando come regola.
Ci sono zone del mondo, quartieri e ore del giorno che impongono la presenza di una guardia del corpo. E poi vale una regola sopra ogni cosa: usiamo la testa, usiamo il buon senso ed evitiamo di andarci a cacciare in guai inutili.
Discrezione!
Ricordiamoci il proverbio è l’occasione a fare l’uomo ladro… Evitiamo di girare di notte da soli, evitiamo di girare con uno zaino che urla “costosa attrezzatura fotografica”, evitiamo di lasciare incustodita la nostra macchina fotografica e non ce la ruberanno facilmente,