Lo scatto imperfetto
Passiamo molto tempo ad imparare la tecnica e metterla in pratica. Credo personalmente che sia una buona cosa, anzi un’ottima cosa. La fotografia non è come spesso molti vogliono propinare soltanto ispirazione e creatività, è anche tecnica, tecnica al servizio dell’ispirazione e della creatività.
Altrettanto spesso però vediamo scatti imbrigliati in una tecnica fin troppo sopraffina dal diventare fine a stessa e dal fare diventare uno scatto potenzialmente interessante, banale, sciatto, poco incisivo.
Pensate allo scatto più famoso di Robert Capa.
Eccolo… se dovessimo soffermarci solamente sulla tecnica, ci toccherebbe rispedire a casa il buon Robert, bocciandolo come fotografo e saremmo costretti a bocciare il suo scatto più famoso e più rappresentativo.
Ma per fortuna la fotografia non è soltanto tecnica ed ecco che lo scatto “The Beach” di Capa torna ad essere il capolavoro che è.
Lo scatto, con il suo micromosso in macchina e il soggetto non perfettamente a fuoco, trasmette tutta la sua forza, tutta la precarietà del momento, tutta la difficolta e tutto il pericolo.
Se quella foto fosse stata perfettamente a fuoco, probabilmente avrebbe perso parte del suo straordinario impatto.
Che lezione dobbiamo imparare da Robert Capa e dalla sua foto ad Omaha Beach, mentre i tedeschi sparavano sulle forze alleate che sbarcavano?
Che molte volte l’imperfezione è al servizio del messaggio e che se una foto riesce a comunicare al di là delle regole di composizione e delle buone maniere tecniche, dobbiamo fidarci di quella foto.
Assolutamente d’accordo.