Capire la luce: la luce tropicale
Secondo post dedicato alla luce e a come la luce risulti diversa a seconda della latitudine alla quale ci troviamo.
In questo post ci occupiamo di LUCE TROPICALE.
Come abbiamo sottolineato nel post precedente – Capire la luce, la qualità della luce è influenzata sia dal luogo in cui ci troviamo, sia dal clima.
I tropici sono caratterizzati da un clima molto umido e con temperature piuttosto alte (di solito quasi mai al di sotto dei 28° C).
Distinguamo tra due tipologie di climi tropicali: quello umido e quello monsonico.
In entrambi i casi però, quando il sole è a picco, sprigiona una luce molto dura e diretta.
Tropici umidi
La luce tropicale, quando il sole non è offuscato dalle nubi, è solitamente molto intensa.
Il mio consiglio è quello di concentrare i propri scatti panoramici poco prima del tramonto (golden hours), soprattutto se un temporale ha spazzato l’afa dall’aria. Bisogna essere rapidi soprattutto per due motivi, la brevità delle golden hours a quelle latitudini e il fatto che il calore della terra tende a riformare l’afa in breve tempo.
Provare a scattare nelle ore centrali della giornata, a queste latitudini, è spesso una perdita di tempo, per questo consiglio di organizzare la propria scaletta dedicando tale porzione della giornata per eventuali interni o dettagli.
Il cielo durante il giorno risulta molto scialbo.
Il clima tropicale umido conosce sostanzialmente una sola stagione, per cui è indifferente il periodo dell’anno nel quale programmiamo di andare. Fondamentale invece è il periodo del giorno!
Tropici monsonici
Le zone interessate dai monsoni, pur considendosi tropicali, presentano tre differenti stagioni: la stagione delle piogge, la stagione fresca e la stagione calda.
La stagione delle piogge è caratterizzata da un clima molto umido, con forti rovesci concentrati soprattutto nel tardo pomeriggio. Le temperature raggiungono e superano facilmente i 30°/35° C con una forte percentuale di umidità – spesso attorno al 95%. Questo non vuol dire che non si possano incontrare giornate secche, ma restano un’anomalia.
Le altre due stagioni –fresca e calda – sono invece caratterizzate da un clima molto secco.
In alcune zone monsoniche, durante la stagione calda le temperature raggiungono i 45° C nelle ore più calde.
Le tre diverse stagioni comportano una pianificazione più attenta, in quanto la luce varia a seconda della stagione.
La luce migliore è quella della stagione immediatamente successiva al monsone, che presenta cieli tersi e temperature più miti – ma non sempre il cielo terso è la soluzione migliore per le nostre fotografie.
Per contro, avventurarsi nella stagione che precede il mosone può voler dire dover affrontare temperature molto elevate e un clima torrido, che lascia poco tempo per la fotografia all’aperto.