Paesaggi in viaggio: alcuni consigli
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Documentare un viaggio significa fotografare anche i paesaggi che ci circondano.
Ecco alcuni consigli che arrivano dall’esperienza e dal buon senso:
- Portiamoci SEMPRE un cavalletto. Direte, ma a cosa diavolo mi serve!? ci aiuta a comporre meglio e, nel caso, a fare più scatti della stessa inquadratura con diaframmi diversi da montare poi in post produzione ed ottenere una gamma tonale migliore, ad esempio
- Portiamoci uno scatto flessibile. Se non lo possediamo, nel caso di un tempo di posa lungo, impostiamo la macchina su autoscatto con ritardo-
- Facciamo attenzione alle nuvole – sono nostre amiche. Danno più profondità allo sfondo e contribuiscono a creare ombre.
- Se utilizziamo un filtro degradante neutro, posizioniamo con attenzione la sfumatura, facendola combaciare con la linea dell’orizzonte. Attenzione al diaframma: un diaframma chiuso rende la linea di passaggio del filtro più evidente.
- La luce del sole pieno è bella, ma la luce delle giornate di pioggia o di nebbia ha un fascino unico. Non lasciamoci demoralizzare se il meteo non è clemente, usciamo comunque. Il verde dei prati diventa magico quando piove.
- Indossate scarpe comode e vestiti adeguati. Scattare paesaggi può voler dire passare diverse mezz’ore all’aperto.
- In inverno la luce cambia con rapidità, impariamo a programmare.
- Sperimentiamo. Vi è mai capitato di scattare in una notte di luna piena, usando solo il chiarore della luna stessa?
Ecco un esempio della medesima inquadratura scattata con un’ora circa di differenza – la prima verso le 8 del mattino e la seconda poco prima delle 10, con il sole alto che aveva già sciolto la brina su campi. Il sapore delle due foto è completamente diverso