Photo tour: Varanasi, India
Ed ecco un grande classico dei photo tour dedicati all’India del nord: Varanasi.
Kashi, Bengasi, Varanasi, ognuno lo chiami come meglio crede, resta una delle – mie – mete preferite per un photo tour in India.
Se non sei stato a Varanasi, non sei stato in India… ho sentito più volte ripetere questa frase e devo dire che, con tutte le tare del caso, in parte è pura verità.
Varanasi incarna per noi europei quell’India e non vederla significa perdersi davvero molto di quell’India , fatta di tradizioni millenarie, esotica ed estrema.
Vi avverto – e permettetemi di farlo, a Varanasi ci sono stato più e più volte e continuo a tornarci – Varanasi è estrema! Bisogna andarci preparati e bisogna prepararsi ad incontrare una città stratificata, ed ogni strato è un mondo da scoprire. Varanasi e carica di colori, carica di odori, carica di suoni, dall’alba al tramonto, senza fine, senza possibilità di sottrarsi, fosse anche per tirare il fiato una mezz’ora.
Fotograficamente parlando, Varanasi è colore puro, è luce pura – qualsiasi sia la stagione che scegliate per visitarla. Ogni angolo della città vecchia è un possibile scatto memorabile, ogni inquadratura è unica.
Come ci si arriva?
in aereo da Delhi – un’ora di volo circa e poco meno di 100 euro, o in treno, per chi vuole sperimentare il favoloso mondo dei treni indiani .
Raggiungere in treno Varanasi da Delhi può tenervi impegnati anche 15 ore, ma per un viaggiatore in cerca di spunti, è tutta vita.
Il costo di un biglietto di 3ª classe a/c di andata Delhi-Varanasi può non arrivare ai 15 euro, ma, credetemi, ne vale la pena.
Dove stare?
Personalmente scelgo solo alberghi sul Gange.
Tutto accade sul fiume sacro e abbandono volentieri i comfort offerti dagli alberghi delle grandi catene internazionali che stanno nel Cantonment, a 40, 50 minuti dalla città vecchia.
Voglio potermi svegliare mezz’ora prima della puja del mattino – che avviene attorno all’alba – uscire a fotografare e rientrare con i miei scatti per colazione. Questo me lo consente soltanto un albergo direttamente sui ghat o poco distante.
Tutto accade nella città vecchia – Gowdawlia – per cui vale la pena prendere alloggio lì.
La fregatura nella città vecchia è dietro l’angolo, credetemi, dietro ogni angolo, ma ho scovato un paio di hotel decenti, puliti e molto accoglienti, proprio sul Gange.
Il Rashmi Guest House – Palace on the River – a Man Mandir ghat e il Palace on the Gange, ad Assi ghat, costano un po’ di più della media degli alberghi che potete trovare nella città vecchia, ma vi assicuro valgono la pena.
Cosa fotografare?
Io non fotografo il ghat delle cremazioni!
Varanasi è una città piuttosto piccola, per gli standard indiani (6 milioni di abitanti) e per gli standard fotografici lo è ancora di più, tutto ciò che può essere interessante fotografare si condensa in un’area piuttosto contenuta fatta di vicoli.
Una settimana può sembrare anche troppo, io personalmente vi consiglio tre/quattro giorni, per tornare a casa con un reportage completo ed interessante.
Il costo di una vacanza fotografica a Varanasi non è assolutamente impossibile da affrontare, chiaramente bisogna inserirlo all’interno di una vacanza indiana.
Il periodo migliore per recarsi a Varanasi è quello che va da marzo a maggio, poi i monsoni in estate rendono il clima un po’ pesante.
Per andare in India serve un visto che si ottiene recandosi al consolato a Milano o all’ambasciata a Roma, il costo è di 50 euro circa e dà diritto a tre mesi di soggiorno con una sola entrata nel paese.
Io organizzo spesso photo tour a Varanasi e se la cosa potesse interessarvi, tenete d’occhio questo blog nella sezione workshop, oppure contattatemi: info@waltermeregalli.it