Le foto storie
Si definiscono foto storie un gruppo di immagini che ha il compito di approfondire un argomento fotografico.
Pensare per foto storie può dare quella marcia in più alle nostre fotografie di viaggio, per cui dovremmo cominciare ad abituarci ad organizzare le nostre uscite fotografiche con in mente lo svolgersi delle nostre storie fotografiche .
Come per qualsiasi storia scritta, anche per una foto storia dobbiamo pensare in termini di apertura, svolgimento e chiusura – la struttura è semplice, ma al tempo stesso efficace. Questo però ci impone un grande lavoro in fase di preparazione e di ricerca.
Dietro ogni foto storia ci deve essere una buona idea, evitiamo i luoghi comuni o i contenitori troppo vaghi ed evasivi. Cerchiamo di essere specifici, ad esempio, evitiamo di raccontare una storia per immagini che abbia come argomento “Londra” e focalizziamo i piuttosto su “il mercato di Spitalfields”, cercando di raccontare la giornata, i volti, la preparazione, il luogo, ecc.
Un buon esercizio è quello di immaginare di essere alle prese con un articolo di giornale e di doverlo completare con le proprie immagini – anzi, sfogliamo qualche rivista per prendere spunto su come organizzare i nostri scatti,
Una foto storia vive di immagini diverse tra loro: panorami, dettagli, ritratti, foto di costume, foto rubate, scatti orizzontali, scatti vericali. Insomma, una foto storia deve essere varia.
Regaliamoci sempre un’apertura forte, fatta da uno scatto potente ed evocativo.
Pensiamo alla chiusura della nostra foto storia negli stessi termini con cui abbiamo pensato all’apertura – la chiusura dev’essere uno scatto memorabile, immaginiamo i nostri fuochi d’artificio. E organizziamo gli scatti dello svolgimento bilanciando saggiamente la componente descrittiva e quella d’effetto.
Spesso gli scatti d’effetto sono scatti artistici o molto grafici, spesso giocano sull’uso di dettagli, forti del fatto che ci sono altre immagini che aiutano a cogliere l’insieme.
Non sottovalutiamo gli scatti accessori e gli scatti più descrittivi, senza di loro, probabilmente, avremo un gruppo di belle fotografie, molto intense, ma non una foto storia.
Le foto storie devono saper emozionare e descrivere al tempo stesso, ecco perché le due componenti fondamentali – emozione e descrizione – devono risultare ben bilanciate e parte di un continuum.
Ricordiamoci allora che all’interno di una foto storia non tutti gli scatti devono essere capolavori, ma tutte le fotografie che scegliamo devono lavorare per la solidità della storia.
Soprattutto mettiamoci nei panni di chi poi sarà chiamato a visionare la nostra storia, non è detto che conosca l’argomento e dovranno essere i nostri scatti a catturare la sua attenzione e a fargli scoprire i diversi aspetti di quello che abbiamo scelto di ritrarre, qualunque sia la natura del soggetto del nostro racconto fotografico,
Se scegliamo gli antichi mestieri di un borgo, come storia, oltre ai volti degli artigiani, ricordiamoci di includere gli attrezzi, le botteghe, le insegne, i prodotti finiti. Giochiamo con le forme dei attrezzi, apriamo con il dettaglio di due mani segnate da una vita di lavoro o da un ritratto intenso, ma non dimentichiamoci di descrivere, di raccontare i momenti normali,
Sul posto, vietato lesinare. Scattiamo! Scattiamo! Scattiamo!
Quando saremo chiamati a scegliere: scartiamo! Scartiamo! Scartiamo! vietato indulgere con noi stessi. Limitiamo le nostre ad una decina al massimo di scatti – ma solo in casi davvero complessi o particolarmente interessanti e vari.
Emozionali o descrittivi, tutti gli scatti scelti devono essere all’altezza.
Ma il bello è che le foto storie ci fanno sentire tutti un po’ reporter. Buon divertimento.