5 trucchi per cogliere l’essenza di un luogo.
Quando viaggiamo, spesso, ci facciamo prendere dall’ansia di riuscire a cogliere, attraverso la macchina fotografica, l’essenza di un luogo.
Tranquillizzatevi, non è una cosa semplice, e spesso non è nemmeno una cosa che capita al primo colpo.
Molto dipende dal luogo, molto dipende dalla nostra personalissima definizione di essenza.
Ci sono luoghi che mostrano essenze diverse e, contemporaneamente, ne nascondono decine d’altre. Che senso ha porsi come obiettivo quello di cogliere l’essenza di questi luoghi con una fotografia, è un compito vano, impossibile.
Fortunatamente però possiamo provare a scattare fotografie che contribuiscano a trasmettere le sensazioni che quei luoghi ci passano – questo non solo è possibile, ma dovrebbe essere il primo obiettivo che ogni fotografo di viaggi si dovrebbe porre.
Provo a raccogliere qualche consiglio pratico.
- Perdetevi
Perdersi è l’essenza del viaggio, così una volta mi ha detto un giornalista americano in un bar di Kathmandu.
Può essere, di certo, perdersi, aiuta fotografare un luogo molto meglio. Perdersi significa gironzolare senza una meta precisa, lasciarsi guidare dal luogo stesso.
Una volta arrivati sul posto, non iniziate a scattare come piccoli robot, prendetevi del tempo per incontrare il luogo. Quanto tempo? Dipende da quanto ne avetea disposizione, dieci minuti, mezza giornata, due settimane… prendetevi tutto il tempo che potete, usatelo come camera di decompressione per la testa e per gli occhi e durante quel tempo (prezioso) alzate per bene le antenne della creatività. - Rallentate
Non c’è peggior nemico della buona fotrografia della fretta. La fretta uccide la creatività, uccide la precisione, uccide l’intenzione.
Cercate di pianificare per tempo, in modo da non trovarvi incastrati in una routine massacrante.
Cercate di dilatare i tempi ad ogni luogo che avete in predicato di visitare e fotografare.
Solo rallentando riuscirete a crearvi la possibilità per evitare la trappola della cartolina. - Il momento giusto
Niente è fondamentale come trovarsi sul luogo al momento giusto.
Ok, albe e tramonti sono un must, lo sappiamo ormai tutti, e sappiamo anche che è necessario farsi trovare pronti sul luogo con un certo anticipo, rispetto all’alba e al tramonto.
Ma dovete andare oltre. Fate ricerca, cercate di capire se esistono momenti salienti durante la giornata, se esistono giorni particolari durante la settimana o ricorrenze importanti. Perché quelli sono i momenti giusti.
L’alba sul Gange a Varanasi, il tai-chi in gruppo alle sette del mattino sul Bund di Shanghai, il mercato dei dromedari a marzo a Jaisalmer, la festa di Holi a Varanasi.
Questi sono gli appuntamenti importanti che si trasformano in momenti giusti e che hanno la forza di farvi catturare lo spirito del luogo. - Quando il turista dorme e mangia
Questo consiglio nasce da una certa pratica sul campo.
Se volete catturare lo spirito di un luogo, ahimè, sarete costretti a saltare parecchie ore di sonno e molte cene.
Il meglio di solito lo si immortala quando il turista medio dorme e mangia, che si traduce in levatacce prima dell’alba e cene fuori orario.
Se viaggiate con un compagno o una compagna che non divide la vostra passione per la fotografia è bene cerchiate un accordo sulle tempistiche del viaggio, questo vi aiuterà a non litigare per colpa della fotografia. - Vincete la pigrizia
Capita che al cospetto di luoghi iconici, la pigrizia prenda il sopravvento.
Perché fare fatica, quando l’ìnquadratura è già lì? Proprio perché è già e lo è per voi, come lo è stata per molti altri prima di e come lo sarà per molti, molti altri dopo di voi. Il che significa che state per scattare l’ennesima foto identica a centinaia, migliaia di scatti fatti da altri.
Vincete la pigrizia, andate oltre, cercata l’inquadratura alternativa, il taglio azzardato. Inserite un elemento umano, rendete i vostri scatti personali, aggiungete la vostra firma.